L’Autorità Nazionale Anticorruzione, con la Delibera n. 145 pubblicata in data 21/10/2014, ha ritenuto applicabili le disposizioni di prevenzione della corruzione di cui alla L. 190/2012 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione) ed ai relativi decreti legislativi attuativi (allo stato attuale, il D. Leg.vo 33/2013 ed il D. Leg.vo 39/2009) anche agli Ordini e ai Collegi professionali.
Dunque anche Ordini e Collegi professionali alla luce della Delibera ANAC dovranno:

  • predisporre il Piano triennale di prevenzione della corruzione (PTPC), ai sensi dell’art. 1, comma 8, della L. 190/2012;
  • predisporre il Piano triennale della trasparenza (PTTI) ai sensi dell’art. 10 del D. Leg.vo 33/2013, da aggiornare annualmente;
  • predisporre il Codice di comportamento dei dipendenti, ai sensi dell’art. 54, comma 5, del D. Leg.vo 165/2001;
  • nominare il Responsabile della prevenzione della corruzione;
  • adempiere agli altri obblighi in materia di trasparenza imposti dal D. Leg.vo 33/2013 (tra i quali quello di collocare nella home page dei siti istituzionali un’apposita sezione denominata “Amministrazione trasparente”, al cui interno pubblicare una serie di dati, informazioni e documenti);
  • attenersi ai divieti in tema di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi di cui al D. Leg.vo 39/2009.

La Delibera ANAC in commento diviene efficace dal 21/10/2014, giorno stesso della sua pubblicazione sul sito istituzionale dell’Autorità, e gli Ordini e Collegi destinatari sono tenuti a darvi immediatamente attuazione. Decorsi 30 giorni dalla pubblicazione della Delibera, l’ANAC eserciterà i propri poteri di vigilanza sull’adozione del PTPC, del PTTI o dei Codici di comportamento, e sulla nomina del Responsabile anticorruzione.
Si segnala altresì che la Delibera ANAC 09/09/2014 (pubblicata sulla G.U. 07/10/2014, n. 233) ha dato attuazione al disposto dell’art. 19, comma 5, del D.L. 90/2014 (conv. L. 114/2014), ove si dispone che l’Autorità Nazionale Anticorruzione, salvo che il fatto costituisca reato, applica, nel rispetto delle norme previste dalla L. 689/1981, una sanzione amministrativa non inferiore nel minimo a euro 1.000 e non superiore nel massimo a euro 10.000, nel caso in cui il soggetto obbligato ometta l’adozione dei piani triennali di prevenzione della corruzione (PTPC), dei programmi triennali di trasparenza (PTTI) o dei Codici di comportamento

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