Presentato il 1 aprile dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa il Decreto End of Waste per la gomma riciclata dei Pneumatici Fuori Uso-PFU, avviato ora verso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Ogni anno in Italia arrivano a fine vita circa 400.000 tonnellate di PFU tra mercato del ricambio e della demolizione veicoli; di queste, circa 200.000 tonnellate sono raccolte e riciclate ogni anno da Ecopneus, la società consortile senza scopo di lucro tra i responsabili della gestione dei PFU nel mercato del ricambio (la sostituzione dei pneumatici presso i gommisti).

L’obiettivo del Decreto è quello di un miglior inquadramento delle procedure di riciclo dei PFU, per garantire un’ancora più elevata qualità e sicurezza dei materiali in uscita dagli impianti così da consentirne un pieno ed effettivo recupero in tante valide applicazioni e prodotti, a vantaggio di tutte le imprese che fanno dell’economia circolare il fulcro delle proprie attività. Sono infatti circa 100 le aziende, con oltre 1.000 addetti, che su tutto il territorio nazionale si occupano di raccolta e trasporto dei PFU e della produzione di granulo e polverino da utilizzare in utili ed eccellenti applicazioni nel settore degli asfalti stradali, dell’impiantistica sportiva, del benessere animale, dell’edilizia, negli impieghi industriali, nell’arredo urbano e molto altro ancora. Il poter contare su una normativa nazionale, eliminerà le incertezze che tutt’ora sussistono e consentirà di superare quelle differenze che, nel regime di autorizzazioni “caso per caso” finora in vigore, potevano anche creare gap competitivi tra impianti di riciclo analoghi ma situati in Regioni o Province differenti.

Attraverso riferimenti comuni, gli impianti di riciclo avranno invece la certezza di come verrà inquadrato il materiale riciclato in uscita dall’impianto, e allo stesso tempo le aziende utilizzatrici di granulo e polverino di gomma possono contare su una certificazione di ogni singolo lotto di materiale che ne garantisce qualità, caratteristiche e sicurezza.

Nel dettaglio, tra le principali novità operative introdotte troviamo l’obbligo per gli impianti di trattamento di dotarsi di un sistema per il lavaggio dei Pneumatici Fuori Uso in ingresso idoneo ad eliminare le impurità superficiali; l’istituzione di campionamenti e analisi sul materiale riciclato in uscita; la certificazione del produttore su ogni lotto di produzione del materiale riciclato, che nel Decreto viene definito non più come gomma riciclata ma “Gomma Vulcanizzata Granulare”.

il regolamento stabilisce criteri e condizioni specifici, nel rispetto dei quali la gomma vulcanizzata derivante da PFU cessa di essere qualificata come rifiuto, indicando:

  • la tipologia dei rifiuti a cui il regolamento si applica
  • le modalità di ricevimento e accettazione dei conferimenti
  • alcune caratteristiche dell’impianto
  • le modalità di controllo e verifiche dell’output per lotti di produzione per il rilascio della dichiarazione di conformità
  • i vincoli di conservazione della documentazione e di tracciamento
  • gli impieghi consentiti e i limiti di utilizzo della GVG-Gomma Vulcanizzata Granulare