Dal 2010 le pubbliche amministrazioni dei Paesi membri della UE possono partecipare al programma di finanziamento ELENA “European Local Energy Assistance” varato dalla Commissione europea e dalla BEI con l’obiettivo di sostenere progetti di efficienza energetica, energia rinnovabile e mobilità urbana sostenibile. Molti Paesi sono stati più abili a conseguire il finanziamento ma per l’Italia è ancora possibile perché il programma all’oggi dispone ancora di fondi.
Possono usufruire dell’assistenza tecnica, supportata dal fondo ELENA, le autorità locali o regionali, altri enti pubblici o raggruppamenti di enti che si trovano nei paesi che partecipano al programma EIE (Intelligent Energy Europe): i 28 Stati membri della UE, Norvegia, Islanda e Liechtenstein. ELENA supporta l’iniziativa europea del Patto dei Sindaci, ma il sostegno finanziario non è ristretto esclusivamente a chi ne fa parte.
In generale la finalità dell’iniziativa è quella di attivare un programma tecnico-finanziario a “Dividendo Multiplo” con i seguenti benefici:
- per le Piccole e Medie Imprese, poiché possono realizzare lavori di riqualificazione energetica per decine di milioni di Euro sugli edifici comunali;
- per i Comuni che possono ridurre fino al 20-30% i consumi di combustibile ed energia elettrica destinando poi i risparmi al supporto del reddito delle famiglie tramite il rafforzamento dei servizi erogati;
- per il Paese per via delle riduzioni di CO2 e dei costi correlati a seguito degli impegni assunti con il Protocollo di Kyoto.
ELENA è gestito dalla BEI e finanziato a fondo perduto per il 90%. Il programma copre i costi riferiti al supporto da parte di consulenti tecnici e legali per la stesura di un progetto, definito come vedremo in seguito, e la pubblicazione del relativo bando di gara per l’assegnazione dei lavori e dei servizi necessari per la sua realizzazione.
I programmi d’investimento possono interessare il miglioramento dell’efficienza degli edifici e degli impianti d’illuminazione stradale, l’integrazione di energie rinnovabili negli edifici, il rinnovo o l’istallazione di distretti per il teleriscaldamento e l’energia elettrica da fonti rinnovabili.
Anche i programmi per il trasporto urbano -finalizzati al conseguimento di una maggior efficienza energetica- così come l’introduzione di veicoli efficienti o l’aumento della percentuale di energia da fonti rinnovabili nei trasporti sono costi ammissibili (ad esempio i veicoli ibridi).