Pubblicato in Gazzetta Ufficiale (la n. 264/2014) il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico che dà il via al nuovo Smart&Start riscrivendo le regole del sistema gestito da Invitalia per il sostegno alle start-up innovative in tutta Italia.

Si tratta del regime di aiuti che prevede contributi a fondo perduto per le nuove piccole imprese che avviano programmi di investimento a contenuto tecnologico del Mezzogiorno e, questa è una delle novità, finanziamenti a tasso zero per le start-up innovative del Centro-Nord. Oltre all’estensione geografica dell’agevolazione, vengono riviste anche le regole per accedere agli incentivi per le start-up innovative in termini di soggetti beneficiari.Per accedere all’agevolazione prevista dal sistema “Smart&Start” è necessario essere una start-up innovativa iscritta nella sezione speciale del Registro delle imprese e costituita da non più di 4 anni. Possono chiedere il beneficio anche le persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa.
Per le start-up innovative con sede in una delle Regioni Obiettivo Convergenza (Campania, Puglia, Campania e Sicilia) o nelle aree del cratere sismico Aquilano, sono previsti contributi a fondo perduto del 20%.
Per le nuove imprese innovative del Centro-Nord vengono introdotti, tra i finanziamenti Smart&Start, agevolazioni sotto forma di finanziamento a tasso zero da restituire in 10 anni, a copertura fino al 70% dell’investimento totale, 80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero e sceglie di rientrare in Italia.
Il decreto del Ministero ha innalzato anche il limite di costo ammissibile del progetto: da un minimo di 100mila euro a un massimo di 1,5 milioni (invece dei 500 mila euro precedenti). 

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente online entro i termini che verranno indicati nella circolare ministeriale di prossima pubblicazione.

Fonte: MiSE