PON Imprese & Competitività 2014/2020. Contributo a fondo perduto fino al 75% e finanziamento a tasso agevolato fino al 20% per progetti di ricerca e sviluppo in materia di Agenda digitale e Industria sostenibile.

Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto ministeriale del 1° giugno 2016 relativo al nuovo bando del Fondo Crescita Sostenibile diretto a finanziare, con procedura negoziale,grandi progetti di R&S, sia nel settore dell’ICT per l’attuazione dell’Agenda digitale che nell’ambito delle tematiche rilevanti per Industria sostenibile. L’avviso, finanziato con risorse del PON Imprese e competitività 2014-2020, dispone di 200 milioni di euro.

Il bando agevola progetti di Ricerca e Sviluppo, di rilevanti dimensioni in grado di esercitare un significativo impatto per il sistema produttivo e l’economia del Paese, finalizzati a nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento degli stessi tramite l’utilizzo delle tecnologie abilitanti fondamentali con concrete ricadute su specifici settori applicativi.

I progetti devono essere realizzati nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari sono le imprese singole o aggregate stabilmente fino a un massimo di cinque co-proponenti, in cui ciascun proponente dovrà sostenere almeno il 10% dei costi complessivi se grande impresa o il 5% negli altri casi; ai progetti congiunti possono aggregarsispin-off, liberi professionisti (novità) e start-up innovative.

Tipologia di spese ammissibili

I progetti devono prevedere costi ammissibili compresi tra 5 e 40 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi prorogabili di ulteriori 12 mesi, mentre ciascun soggetto può presentare, per ciascun bando, anche più domande fino al limite di 40 milioni di costi ammissibili.

Le spese ammissibili sono quelle solite per i progetti di R&S a valere sul FCS e cioè:

  1. il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca;
  2. gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
  3. i servizi di consulenza inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how;
  4. le spese generali;
  5. i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

con la novità che le spese generali sono calcolate su base forfettaria pari al 25% dei costi diretti ammissibili.

Entità e forma dell’agevolazione

Al finanziamento agevolato pari al 20% dei costi si aggiunge un contributo a fondo perduto fino a una percentuale dei costi articolata come segue:

a) per i costi e le spese relative alle attività di ricerca industriale:

  • 1) 60% per le imprese di piccola dimensione;
  • 2) 50% per le imprese di media dimensione;
  • 3) 40% per le imprese di grande dimensione;

b) per i costi e le spese relative alle attività di sviluppo sperimentale:

  • 1) 35% per le imprese di piccola dimensione;
  • 2) 25% per le imprese di media dimensione;
  • 3) 15% per le imprese di grande dimensione.

La misura effettiva del contributo è correlata al punteggio ottenuto in fase istruttoria.

Inoltre sono previste maggiorazioni al contributo del 10% per i progetti congiunti cui partecipi almeno una PMI o una impresa ubicata in altro Stato dell’UE o SEE e in cui nessuno dei proponenti sostenga più del 70% dei costi oppure sia previsto il contributo esterno di almeno un organismo di ricerca per non meno del 10% dei costi ammissibili che possa pubblicare i risultati.

Inoltre, è prevista una ulteriore maggiorazione del 5% per i progetti che si concludono entro il 31 dicembre 2018.

Per il finanziamento non è richiesta nessuna forma di garanzia, l’ammortamento massimo è di 8 anni con 3 anni di preammortamento, il tasso è pari al 20% del tasso riferimento (eliminata la clausola non meno dello 0,8%).

Scadenza

Il Decreto ministeriale rimanda ad un successivo Decreto direttoriale per quanto attiene a soglie, punteggi, termine di apertura, modulistica, modalità invio ecc.

L’apertura dello sportello è prevista dopo la pausa estiva e, in considerazione delle risorse limitate e delle agevolazioni particolarmente interessanti, è il caso di prepararsi per tempo alla presentazione della domanda.