Il 2023 è l’anno in cui la maggior parte delle grandi imprese e delle aziende a forte consumo di energia dovranno eseguire una nuova diagnosi energetica ai sensi del Dlgs.102/2014 (obbligatoria ogni 4 anni).

La diagnosi energetica è un processo che consente alle organizzazioni di identificare e valutare l’utilizzo di consumo energetico e l’efficienza energetica. È uno strumento efficace che aiuta a ridurre i costi energetici e a migliorare l’impatto ambientale. 

Può anche fornire un vantaggio competitivo sul mercato, dando l’opportunità alle aziende di stare al passo con la concorrenza.

La diagnosi energetica è il processo di analisi che per le grandi aziende e le imprese energivore viene fatto ogni 4 anni e comporta la misurazione, il monitoraggio e l’analisi dell’efficienza e delle prestazioni energetiche di un’organizzazione.

I tecnici qualificati di OIKOS Area sono a disposizione per supportare le organizzazioni in questo percorso e per la certificazione ISO 50001

Benefici della diagnosi energetica

Il vantaggio principale della diagnosi energetica è quello di aiutare le aziende a identificare le aree di potenziale spreco energetico e di conseguenza a ridurre i costi energetici e a migliorare l’impatto ambientale.

Inoltre, può fornire una maggiore comprensione dei consumi e dell’efficienza energetica garantendo anche un vantaggio competitivo. Comprendendo, infatti, tali valori si possono sviluppare strategie di riduzione dell’uso di energia, rimanendo un passo avanti rispetto alla concorrenza.

La diagnosi energetica nel 2023

La diagnosi energetica, anche sotto forma di audit energetico semplificato o di primo livello, ha acquisito una importanza strategica negli ultimi anni, in quanto le organizzazioni sono alla costante ricerca di modi per contenere i costi sempre crescenti dell’energia.

Nel 2023, si prevede che la verifica delle prestazioni energetiche, attraverso diagnosi o auditi energetici semplificati, diventerà uno strumento ancora più utilizzato, anche dalle aziende senza obbligo.

Oggi, le organizzazioni sono sempre più in grado di utilizzare tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, per identificare le aree di potenziale spreco energetico e i potenziali progetti di efficienza energetica.

Obbligo Diagnosi Energetica 2023: le imprese obbligate all’invio

In base al Decreto Legislativo 102/2014 e smi, l’invio periodico (che avviene ogni 4 anni) è obbligatorio per:

● Le imprese con più di 250 persone e con fatturato superiore a 50 milioni di euro annuali (o il cui totale di bilancio annuo supera i 43 milioni di euro)

● Le imprese a forte consumo di energia con almeno 1 GWh di energia complessiva e la cui incidenza del costo dell’energia utilizzata sul Valore Aggiunto Lordo non sia inferiore al 20 % (o al 2% rispetto al fatturato)

Le grandi imprese e le aziende a forte consumo di energie dovranno quindi inviare i dati del monitoraggio dei consumi del 2022 in base alle linee guida di ENEA.

Per la maggior parte delle imprese, la  scadenza è prevista per il 5 dicembre 2023.

Chi redige una Diagnosi Energetica? E quali sono le novità apportate dal Decreto Lgs. 73/2020?

Il D.Lgs. 102/2014 chiarisce diversi punti: il primo naturalmente riguarda i soggetti abilitati a fare una diagnosi energetica, inoltre, stabilisce l’obbligo di eseguire almeno un intervento di efficienza energetica.

●       Le Diagnosi Energetiche possono essere eseguite solamente da soggetti certificati come ESCO (secondo la norma UNI 11352) ed EGE (secondo la norma UNI 11339)

●       esonero dall’obbligo di diagnosi energetica per le grandi imprese con un consumo annuo inferiore a 50 tep valutato su tutti i siti di pertinenza

●       l’obbligo per le imprese energivore di eseguire almeno un intervento di efficienza tra quelli definiti in diagnosi o di adottare un sistema di gestione dell’energia ISO 50001; a tal fine, il decreto Legislativo 73/2020 ha introdotto sanzioni per la mancata realizzazione degli interventi.

Fasi di una diagnosi energetica

●       raccolta dei dati, che comporta l’analisi di tutte le informazioni relative all’uso e all’efficienza energetica dell’organizzazione. Ciò include l’utilizzo dell’energia, le bollette energetiche e i progetti di efficienza energetica. Questa fase comprende sopralluoghi e visite in azienda per verificare le problematiche legate ai consumi energetici (sia termici che elettrici) dei processi produttivi.

●       analisi e studio dei dati. All’interno di questa fase viene eseguita una mappatura delle utenze aziendali e la ripartizione dei consumi energetici (torta dei consumi) per identificare le aree di potenziale spreco energetico.

●       reporting e redazione, che prevede la presentazione dei risultati con l’individuazione dei centri di consumo da monitorare e lo studio di fattibilità per implementare il sistema di monitoraggio in ottemperanza con le Linee Guida ENEA.

●       implementazione, che consiste nel mettere in pratica i principali interventi migliorativi di efficienza energetica, con l’indicazione delle tempistiche dell’intervento. In tal senso, è possibile valutare i contributi dei bandi Europei, Nazionali, Regionali e Provinciali per investimenti sugli impianti o relativi alla Diagnosi.

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