L’art. 6 del Decreto Destinazione Italia, convertito in legge n. 9/2014, prevede un incentivo finalizzato a favorire la digitalizzazione e la connettività delle imprese di minori dimensioni (PMI), ovvero le imprese aventi meno di 250 dipendenti e con un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure un totale di bilancio non superiore a 43 milioni di euro.
La disposizione in esame mette a disposizione delle micro, piccole e medie imprese un voucher a fondo perduto destinato all’acquisto di determinati beni immateriali ad elevato sviluppo tecnologico. In buona sostanza, il voucher è destinato per:
a) l’acquisto di software, hardware o servizi che consentono il miglioramento dell’efficienza aziendale;
b) lo sviluppo di soluzioni e-commerce;
c) la connettività a banda larga o ultralarga;
d) la formazione qualificata del personale nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT);
e) gli interventi per la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici quali il telelavoro;
f) il collegamento a Internet mediante tecnologia satellitare, attraverso l’attivazione di decoder e parabole in quelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano soluzioni attraverso reti terrestri ovvero gli interventi infrastrutturali necessari non risultino economicamente sostenibili.
Ad ogni modo, la suddetta agevolazione non è immediatamente usufruibile poiché è subordinata all’emanazione di un successivo decreto del Ministro dello sviluppo economico,
di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, con il quale saranno stabiliti:
i) lo schema standard di bando;
ii) le modalità di erogazione dei contributi.
Prima di entrare nel merito degli interventi agevolabili è opportuno inquadrare i soggetti che possono accedere alla suddetta misura agevolativa. La norma fa riferimento alle piccole e medie imprese (PMI), come definite dalla raccomandazione della Commissione 6.5.2003 n. 2003/361/CE. In particolare, si fa riferimento alle imprese che hanno:
- meno di 250 dipendenti;
- un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure un totale di bilancio non superiore a 43 milioni di euro.